BLOG
BaitoneAlpino Consiglia: Castelvecchio
Castelvecchio, originariamente chiamato castello di San Martino in Aquaro, è un fortino medievale situato nel centro storico di Verona attualmente adibito a sede dell'omonimo museo civico; si tratta del più importante monumento militare della signoria scaligera. Venne infatti fatto edificare da Cangrande II della Scala, tra il 1354 e il 1356, per avere sia via di fuga verso nord, sia per avere una base difensiva verso le rivolte eventualmente ordite da parte dei cittadini stessi. L’edificio si ergeva sopra preesistenti basamenti risalenti all’epoca romana e al periodo alto medievale. Confinante con il fiume Adige a nord, il castello risulta suddiviso in due aree, la piazza d’armi con sette torri tra le quali il Mastio a est, ed il palazzo residenziale con la Reggia, a ovest. Il ponte a tre arcate, che parte proprio dal castello, serviva come via di fuga o di accesso per gli aiuti provenienti dalla Valle dell'Adige, evitando così che il fiume diventasse una barriera insuperabile. IL castello venne modificato molto durante il corso della storia e la ricostruzione dell’immagine medievale ha quasi del tutto cancellato le opere settecentesche e ottocentesche; in particolare la caserma napoleonica presente nella Corte d'Armi è stata tramutata in un palazzo scaligero-veneto, mai realmente esistito. Nelle sale del castello restaurato, a eccezione di quelle occupate dal Circolo Ufficiali, venne allestito tra il 1958 e il 1964 da Carlo Scarpa, il Museo d’Arte di Castelvecchio, diventando così uno dei musei più importanti della città. Esso si distribuisce in circa trenta sale e in relativi settori: il cortile d'accesso ospita un lapidario medievale; le sale d'accesso al pianterreno costudiscono epigrafi di età altomedievale e romanica e sculture veronesi del XIV e XV secolo; le sale della Reggia presentano affreschi staccati, dipinti del Medioevo e del primo Rinascimento, sculture e gioielli trecenteschi (tra cui opere di Pisanello, Bellini, Carpaccio, Mantegna e Rubens); nel mastio si trova la sala delle armi antiche; il livello superiore dell'ala napoleonica presenta tele di grandi dimensioni di artisti veronesi e veneziani dal XVI al XVIII secolo (tra cui Tintoretto e Paolo Veronese); l'ultima sala, infine, è dedicata alle opere di artisti del XVIII secolo (tra cui Giambattista Tiepolo). In un punto particolarmente importante del percorso è inoltre collocata, su un supporto sopraelevato, la statua equestre di Cangrande della Scala, opera del XIV secolo che fu rimossa dalla sua posizione originale, presso le Arche scaligere, per poterla meglio conservare.