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Baitone Alpino Consiglia: Padova Urbs Picta

Gli affreschi trecenteschi della "Padova Urbis Picta" sono entrati a far parte del patrimonio mondiale dell'Unesco. Si tratta del secondo riconoscimento per la città di Sant'Antonio: la prima volta avvenne nel 1997 con l’Orto Botanico, considerato patrimonio mondiale dell’umanità, come “rappresentazione della culla della scienza, degli scambi scientifici e della comprensione delle relazioni tra natura e cultura”. I cicli affrescati del XIV secolo di Padova, conservati in otto edifici monumentali all’interno del centro storico di Padova, illustrano come nel corso del Trecento diversi artisti, a partire da Giotto, introdussero delle fondamentali innovazioni stilistiche e tecniche nella pittura ad affresco, dando vita a una nuova immagine della città e a un nuovo corso nella produzione pittorica in Italia. Gli artisti coinvolti in questo processo vissero il fermento culturale, scientifico e delle arti visive nel clima preumanista di Padova all’inizio del XIV secolo, riuscendo a dare forma artistica alle nuove idee che circolavano in città, perseguendo inoltre un costante scambio di competenze. Questi elementi portarono all’affermazione di uno stile innovativo nell’illustrazione ad affresco, che costituì modello e ispirazione per lo sviluppo della pittura nel periodo del Rinascimento italiano, e oltre.