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BaitoneAlpino consiglia: Santuario della Madonna della Corona

Il Santuario della Corona è luogo di silenzio e di meditazione, sospeso tra cielo e terra, celato nel cuore delle rocce del Baldo. Documenti medievali attestano che già intorno all’anno Mille nell’area del Baldo vivevano degli eremiti legati all’Abbazia di San Zeno in Verona e che almeno dalla seconda metà del 1200 esistevano un monastero ed una cappella dedicata a S. Maria di Montebaldo accessibili attraverso uno stretto e pericoloso sentiero nella roccia. Nel corso del Cinquecento vennero realizzate le due scale di accesso tuttora visibili: la più ampia, di 556 gradini, che dalla fonte di Spiazzi, poi denominata “Fonte dell’Indipendenza”, scendeva al ponte del tiglio, e quella più stretta, di 234 gradini, ricavata nella roccia lungo l’originario strettissimo percorso che conduceva dal ponte alla chiesa. Nel 1625, iniziò la costruzione di una nuova e più ampia chiesa 4 metri sopra la precedente che rimase inglobata sotto il nuovo presbiterio. I lavori si protrassero per alcuni decenni, giungendo al tetto nel 1664 e concludendosi definitivamente nel 1685. Nel frattempo vennero risistemate le vie d’accesso e venne costruito in una cavità del monte un ospizio per le necessità di alloggio dei pellegrini sempre più numerosi. Il Luogo Santo è raggiungibile attraverso due vie. Si può partire dalla località Spiazzi, che si trova sopra il santuario, ed è il luogo dove lasciare l’auto per raggiungere a piedi il Santuario in 15 minuti di cammino in discesa, percorrendo la scalinata storica che scende attraverso il bosco, oppure percorrendo sempre a piedi la strada asfaltata dove, lungo i tornanti, si susseguono le stazioni della affasciante Via Crucis in bronzo. È vietato scendere al Santuario con le biciclette. La seconda via è il sentiero CAI n. 73, chiamato anche “Sentiero della Speranza”, e che parte da Brentino Belluno. Il percorso ha un dislivello di circa 600 metri e 2,5 km di lunghezza, è percorribile in circa 1h e 30 m di cammino. Il sentiero sale ripidamente lungo il fianco del Monte Cimo lungo scalini, dalla altezza variabile, ricavati nella roccia. Presso il sentiero si snodano le stazioni dei Misteri che compongono il Rosario. Raggiunto il ponte del Tiglio si sale la scalinata della Via Matris Dolorosae che porta ai piedi del santuario, dove sette edicole invitano alla riflessione su alcuni momenti della vita di Maria particolarmente carichi di dolore per la sorte del Figlio. La località di Brentino non è collegata al santuario da mezzi di trasporto, perciò chi sale dal sentiero deve anche ridiscende a piedi. È opportuno avere calzature adeguate e scorta di acqua e cibo.